Un percorso d’amore

Le scorse due settimane sono state un vero strazio. Mi sono trattata male psicologicamente, emotivamente e fisicamente, sia dentro che fuori. Giorno dopo giorno, però, ho cominciato a rendermi conto di una cosa. Io non direi mai a nessun altro le cose che dico a me stessa. Io cadrei nella depressione più totale se qualcun altro le dicesse a me. Rimarrei scioccata se sentissi qualcuno dire a un’altra persona cose del genere. Perciò, se tutto questo non è concepibile se “visto da fuori”, perché lo accetto e lo faccio “da dentro”?

Come posso permettermi di insultare e odiare me stessa in un modo così profondo? Non è giusto, in primo luogo nei miei confronti, e in secondo luogo verso chi fa di tutto per dimostrarmi quanto io sia speciale. Perché io sono speciale, ci credo davvero. Devo solo smetterla di essere la mia peggior nemica e diventare la mia migliore amica.

Nessuno passerà mai così tanto tempo con me quanto lo farò io con il mio corpo. Nessuno mi conoscerà mai come io conosco me stessa. Nessuno vivrà ogni singolo instante e saprà ogni mio singolo pensiero. Solo io. Sono destinata a stare in questo corpo per tutta la mia vita, non ho scelta, e allora perché mai dovrei rendere questa esperienza un inferno per me stessa?

Ho immaginato perciò la seguente situazione: io amo tenere la casa pulita, in ordine e organizzata. Che cosa farei se un giorno qualunque, una persona che conosco molto bene, venisse in casa mia e cominciasse a urlare contro di me le cose peggiori, magari cercando anche di farmi del male fisico? Non c’è dubbio, la caccerei e quella persona non sarebbe mai più benvenuta nella mia casa.

Ebbene, il mio corpo è il mio tempio, l’unica fissa dimora che avrò dalla nascita alla morte. Qui dentro non sono più ammesse le negatività interne. Le cose negative arriveranno sempre dall’esterno, e starà a me reagire nel modo più appropriato, ma non accetto più le negatività che arrivano direttamente da me, ho chiuso con questo. Da anni combatto guerre con l’ansia, la depressione, persone che mi supportano pochissimo, che bisogno c’è di dare inizio anche ad una guerra civile dentro di me? Si tratta di sabotaggio bello e buono. E ora ho finalmente capito che l’unico modo per vincere contro tutte le frecce che mi vengono tirate è quello di avere una solida fortezza. Una fortezza che non posso avere se non scelgo di essere l’alleata di me stessa.

Finalmente capisco cos’è successo. Ero lì fuori anche io, insieme a tutti gli altri, a tirare frecce verso me stessa, in un tentativo disperato di farmi cadere. Vi sareste stupiti nello scoprire che, tra tutti gli arcieri, ero quella che impugnava l’arco con più forza e scagliava più frecce di tutti gli altri messi insieme. Ma ora è finita, la guerra civile si è conclusa. Lo sento dentro di me, ne ho la certezza.

Ho avviato un progetto personale, per avere ancora più supporto lungo questo percorso, ma passeranno mesi prima che io ve ne possa parlare. Vorrei concludere rivolgendomi a tutte le persone che si trovano in uno stato di odio o rabbia verso se stessi. Smettetela. Qualunque cosa non riusciate a perdonarvi, ormai è andata. Ma da questo istante voi potete cambiare le cose. Voi potete scegliere di allearvi con l’unica persona che conosce tutti i vostri punti di forza. Se vi alleate davvero con voi stessi, amandovi e rispettandovi come se si trattasse del vostro migliore amico, le frecce faranno molta meno paura.

PS: dalla prossima settimana, Gocce di Salute tornerà ad essere ciò che era fino a qualche settimana fa 🙂

Gocce di salute firma 2

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